L'archivio, nato da un'amicizia

Non solo un rapporto di lavoro, ma di affetto, di scambio, di stima reciproca. Per Piero Mascitti, storico braccio destro dell’artista, la fondazione dell’Archivio Mimmo Rotella è un modo per continuare quella collaborazione iniziata nel 1985. Mascitti, allora producer di programmi Rai, incontra Rotella durante un evento in compagnia del giornalista Vincenzo Mollica.

Da lì inizia un rapporto professionale e di amicizia. Rotella apprezza la curiosità intellettuale e la capacità organizzativa di Mascitti e si affida a lui per gestire pubblicazioni, mostre e relazioni con i musei e le gallerie.

Nel corso degli anni ‘90 Mascitti segue gli appuntamenti nazionali e internazionali del Maestro: come suo stretto collaboratore entra in contatto con i principali musei di arte contemporanea, tra cui il Centre Pompidou di Parigi, il MoMa di New York, la Tate Modern di Londra, il Guggenheim di Venezia e il Museo Tinguely di Basilea e produce alcuni documentari su Rotella, tra cui “L'ora della lucertola” e “Strappi di Vita”.

Nel 2000, quando Rotella decide di creare la sua Fondazione, è proprio a Mascitti che affida la direzione generale, ruolo che mantiene fino al 2017. Nel 2006 l’artista, prima di morire, indica Mascitti come esecutore testamentario del suo patrimonio artistico. Per dare nuovo dinamismo all’Opera di Rotella, nel 2024 Mascitti crea l’Archivio, che si propone di raccogliere tutte le pubblicazioni dedicate al Maestro, di tenere traccia della sua Opera e di valorizzarla.

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